“Sulla mia terra,
semplicemente ciò
che sono mi aiuterà
a vivere.”

PIER VITTORIO TONDELLI — VIAGGIO

Luogo

Le tre terre.

Ci troviamo dove l’ultimo lembo del Lazio settentrionale si incunea tra Toscana e Umbria. I vigneti, piantati tra il 2009 e il 2018, sono coltivati esclusivamente nel zona intorno alla località di Trevinano (VT) (alt. 619 m.s.l.m.): l’area di alta collina è costituita da unità sedimentarie primariamente argillose-sabbiose del Pliocene inferiore; in particolare, nella nostra zona tali depositi si sovrappongono direttamente sulla formazione di S. Fiora, formazione del Cretaceo inferiore costituita da rocce sedimentarie di varia granulometria e composizione quali argilliti, granuli di quarzo e calcare.

Il clima dell’area è riconducibile alla Regione Temperata, termotipo collinare, caratterizzato da precipitazioni medie annue intorno ai 1000 mm, con aridità estiva nei mesi di luglio, agosto e sporadicamente a giugno. Freddo prolungato da ottobre a maggio, con estati sempre più calde e aride.

I mesi di settembre e ottobre, l’epoca di maturazione, sono caratterizzati da un’elevata escursione termica giornaliera; la differenza di temperatura tra notte e giorno, se supportata da buone pratiche agronomiche, comporta un aumento della qualità delle uve in generale: maggior grado zuccherino, migliore composizione fenolica nei grappoli ed espansione delle loro caratteristiche aromatiche.

“Essere naturali
è una posa così difficile
da mantenere.”

OSCAR WILDE — UN MARITO IDEALE

Natura

La biodiversità è la ricchezza di vita sulla terra. I nostri vigneti sono frutto di una attenta selezione massale: abbiamo prelevato il materiale genetico da un vecchio vigneto piantato negli anni ’70 in località Orto (negli anni ne siamo diventati i custodi); convinti che l’unico modo di interagire con un territorio fosse quello di partire dalle proprie origini. In un ecosistema coesistono sia le componenti fisiche e inorganiche sia gli organismi viventi: e noi stessi, con le nostre scelte agronomiche, abbiamo il compito di generare biodiversità.

I terreni, 8,5 ha di cui circa 4 a vigneto, sono limitrofi a una delle aree verdi più estese del centro Italia: la Riserva Naturale Monte Rufeno, circa 3000ha di risorse naturali, boschi vastissimi, sorgenti, corsi d’acqua, flora e fauna ricca di specie rare. La presenza di questo ecosistema non alterato dall’attività umana mantiene in stato di salute anche gli ambienti circostanti. La qualità dell’aria, la qualità della luce, la complessità e la bellezza del luogo, sono determinanti per la qualità di un prodotto agricolo. La materia organica è sensibile all’ambiente circostante e la bellezza può indicare una via di trasformazione.

“Essere naturali
è una posa così difficile
da mantenere.”

OSCAR WILDE — UN MARITO IDEALE

Natura

La biodiversità è la ricchezza di vita sulla terra. I nostri vigneti sono frutto di una attenta selezione massale: abbiamo prelevato il materiale genetico da un vecchio vigneto piantato negli anni ’70 in località Orto (negli anni ne siamo diventati i custodi); convinti che l’unico modo di interagire con un territorio fosse quello di partire dalle proprie origini. In un ecosistema coesistono sia le componenti fisiche e inorganiche sia gli organismi viventi: e noi stessi, con le nostre scelte agronomiche, abbiamo il compito di generare biodiversità.

I terreni, 8,5 ha di cui circa 4 a vigneto, sono limitrofi a una delle aree verdi più estese del centro Italia: la Riserva Naturale Monte Rufeno, circa 3000ha di risorse naturali, boschi vastissimi, sorgenti, corsi d’acqua, flora e fauna ricca di specie rare. La presenza di questo ecosistema non alterato dall’attività umana mantiene in stato di salute anche gli ambienti circostanti. La qualità dell’aria, la qualità della luce, la complessità e la bellezza del luogo, sono determinanti per la qualità di un prodotto agricolo. La materia organica è sensibile all’ambiente circostante e la bellezza può indicare una via di trasformazione.

“È impossibile vivere della terra, senza sviluppare una sottile comprensione, un forte
legame emotivo, con la terra stessa e tutto ciò che contiene.”

J. KRAKAUER — NELLE TERRE ESTREME

“È impossibile vivere della terra, senza sviluppare una sottile comprensione, un forte
legame emotivo, con la terra stessa e tutto ciò che contiene.”

J. KRAKAUER — NELLE TERRE ESTREME

Equilibrio

Densità senza peso.

Un vino deve rivelare la qualità di un luogo e rispecchiare l’annata: uva raccolta a piena maturità, cernita rigorosa del raccolto per eliminare i grappoli il cui stato sanitario o la maturità lascerebbero a desiderare, basse rese per ettaro, materiale genetico di qualità e fermentazioni con lieviti indigeni. Le uve diventano un veicolo per esprimere l’interazione tra suolo, microclima e agricoltore.

Dal 2007 pratichiamo biodinamica e siamo certificati da ICEA per quanto concerne i metodi di agricoltura biologica: la coltivazione, dunque, non prevede l’utilizzo di chimica, in un terreno nutrito tramite sovesci e preparati biodinamici da spruzzo. Il diserbo e gran parte delle lavorazioni in vigneto sono manuali. La raccolta manuale delle uve in piccole cassette da 20 kg avviene tra gli inizi di settembre per le varietà precoci e la fine di ottobre per le varietà tardive. La fermentazione avviene senza coadiuvanti e l’imbottigliamento viene eseguito senza filtrazione, con l’eventuale aggiunta di dosi minime di solforosa quando necessario. Gli affinamenti variano da un minimo di 18 mesi per i vini bianchi a 3/4 anni per i rossi (tra cantina e bottiglia). Nella vinificazione e negli affinamenti in cantina usiamo recipienti neutri e poco porosi che possano garantire un moderato contatto con l’ossigeno, cercando di sottolineare il rapporto tra vitigno e territorio ed evidenziare la vera natura del nostro vino: nessuna mediazione tra l’uva e il patrimonio aromatico originato. I vini, pur avendo dei denominatori comuni quali freschezza, pulizia e autenticità, sono in effetti diversi in ciascuna vendemmia: ogni annata è dissimile dall’altra, proprio come ciascuno di noi, ogni anno, ha qualcosa di diverso da raccontare.

La biodinamica ci aiuta a preservare la terra, riducendo al minimo gli interventi, con l’obiettivo di portare in cantina un’uva sana e in condizioni ottimali. Le piante vengono curate una ad una, cercando di consentire lo sviluppo delle difese necessarie per affrontare le avversità, trattando ossia ogni possibile malattia come un messaggero di un disagio che va comunque lasciato esprimersi, fino alla sua naturale e logica scomparsa. Integrando le problematiche nell’ambiente in cui si manifestano.

La vite viene mantenuta sana tramite la semplice osservazione, che ci guida nel difficile compito di comprendere punti di forza e debolezza per prendere le opportune decisioni. Gli interventi sono ridotti al minimo: si dinamizzano i preparati e si tratta, solo quando necessario, con rame e zolfo in quantità omeopatiche.

Le forze dello spirito trasformano il mondo.